Centri di ricerca

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  • African Borderlands Research Network –  vai al sito
  • African Centre for Migration & Society – vai al sito 
  • antiAtlas of Borders – vai al sito 
  • Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione – vai al sito     
  • Association for Borderlands Studies – vai al sito     
  • Border Poetics Research Group – vai al sito     
  • Centre d’Information et d’Études sur les Migrations Internationales – vai al sito                 
  • Centre for Cross Border Studies – vai al sito   
  • Centre for International Border Research – vai al sito   
  • Centre for Migration Studies – vai al sito    
  • Centre Universitaire d’Etudes des Migrations (CUEM) – vai al sito    
  • Center for Migration Studies – vai al sito  
  • Center for Regional and Transboundary Studies – vai al sito  
  • Centro Studi e Ricerche (IDOS) – vai al sito   
  • Centro Studi Problemi Internazionali (CESPI) – vai al sito     
  • ESCAPES – Laboratorio di Studi Critici sulle Migrazioni Forzate – vai al sito    
  • Forum Internazionale ed Europeo di Ricerche sull’Immigrazione (FIERI) – vai al sito   
  • Fondazione Centro Studi Emigrazione – vai al sito   
  • Institut Convergences Migrations (ICM) – vai al sito   
  • International Centre for Migration Policy Development (ICMPD) – vai al sito         
  • Institut Français des Relations Internationales (IFRI) – vai al sito   
  • Institute for Migration & Ethnic Studies (IMES) – vai al sito       
  • Institut National d’Études Démographiques (INED) – vai al sito     
  • Institut de Relations Internationales et Stratégiques (IRIS) – vai al sito   
  • International Boundaries Research Unit – vai al sito   
  • Migrazioni nel Mediterraneo (Medì) – vai al sito   
  • MigLab – Studi sulle migrazioni (Università di Bologna) – vai al sito   
  • Migration Research Hub – vai al sito
  • MIGRINTER – vai al sito   
  • Nijmegen Centre for Border Research (NCBR) – vai al sito   
  • Observatoire de la Migration des Mineurs – vai al sito                
  • PACTE - Laboratorie de sciences sociales – vai al sito     
  • The Mellon Centre for Migration Studies – vai al sito
Newsletter

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Dal dicembre 2021 il MoMI propone una newsletter periodica. Si tratta di un'agile comunicazione in quattro sezioni (fatti, eventi, opportunità, news MoMI) sul tema della mobilità e delle migrazioni internazionali.

Qui il form di iscrizionebit.ly/3mA38DJ.

Di seguito i numeri passati:

La città dello spazio pubblico nell'era del COVID-19

La città dello spazio pubblico nell'era del COVID-19

Palazzo Giusso
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La città dello spazio pubblico nell'era del COVID-19

Il seminario a cura del Professor Giovanni Semi si svolgerà nell'ambito del corso magistrale del Professor Fabio Amato di Geografia urbana e delle migrazioni internazionali.

Data ultimo aggiornamento: 17/11/2024

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Migrinter

Migrinter è un laboratorio di ricerca specializzato nello studio delle migrazioni internazionali. Creato nel 1985 dal geografo Gildas Simon, Migrinter contribuisce a istituzionalizzare gli studi sulla migrazione, sia a livello nazionale che internazionale. I suoi membri (ricercatori, docenti-ricercatori, personale di supporto e di supporto alla ricerca) lavorano per un approccio comparativo e multidisciplinare alle migrazioni (geografia, antropologia, diritto, storia, scienze dell'informazione e della comunicazione, sociologia, ecc). Per maggiori informazioni: https://migrinter.cnrs.fr/

 

 

 

Progetti di ricerca

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Il MoMI – Centro di elaborazione culturale

Il MoMI – Centro di elaborazione culturale

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La tradizione dell’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” si fonda sul confronto con diversi mondi culturali e, in maniera crescente, in diversi ambiti disciplinari si è sviluppata una particolare sensibilità a temi legati alla mobilità e alle migrazioni umane, tanto in rifermento alla storia delle emigrazioni italiane e alle mobilità interne, quanto ai processi migratori che hanno interessato l’Italia come luogo di arrivo.

I flussi migratori e i loro effetti (spaziali, economici, sociali, culturali) rappresentano un fenomeno plurale, mutevole eppure di estrema centralità rispetto all’interpretazione della contemporaneità, pertanto la conoscenza del loro funzionamento e delle conseguenze sui luoghi di arrivo, di partenza e di transito non può prescindere da un approccio multidisciplinare che coinvolga i diversi saperi presenti nell’ateneo, come dimostrato dalla ricca produzione sul tema degli ultimi anni. In particolare, il Dipartimento di Scienze Umane e Sociali (Disus) è dotato di una solida tradizione di studi in ambito storico, economico, socio-antropologico, giuridico, filosofico e geografico e gli studi relativi ai processi culturali (nelle loro diverse declinazioni). Nel contempo, gli altri due Dipartimenti dell’Ateneo (Asia, Africa e Mediterraneo; Studi Letterari e Linguistici), oltre alle competenze linguistiche e culturali relative alle diverse aree di provenienza dei flussi migratori, offrono molteplici attività e ricerche sul tema della multiculturalità e dell’apprendimento linguistico. 

Il MoMI pertanto si prefigge lo scopo di approfondire tali saperi particolarmente attivi nei tre dipartimenti dell’Ateneo mettendoli a sistema, salvaguardando la duplice declinazione locale e globale. Alla luce del nuovo assetto che sta assumendo il processo migratorio, oltre le retoriche dell’emergenza, risulta ineludibile una riflessione sui nuovi scenari e sull’assetto dei campi migratori che si stanno configurando; sugli strumenti interpretativi per comprendere le dinamiche socio-economiche che spingono le persone a mettersi in movimento; sul lessico e sugli approcci teorici multidisciplinari: sul crescente valore assunto dai capitali immateriali e sulle reti di comunicazioni transnazionali; sui processi di trasformazione dei luoghi di partenza, arrivo e transito messi in moto dai migranti e dai rifugiati come attori collettivi a differenti scale. Si tratta di ambiti in cui l’Ateneo appare ben attrezzato, assicurando una pluralità di prospettive culturali e disciplinari. 

In particolare, il MoMI si propone di promuovere programmi strategici multidisciplinari sul tema, attraverso incontri, seminari periodici e pubblicazioni, elaborando una piattaforma informativa online, stabilendo un proficuo dialogo con gli operatori non accademici del settore (enti locali, istituzioni, associazioni che operano nel campo della multiculturalità). A scala micro, è possibile immaginare un dialogo con altre realtà scientifiche e professionali locali per proporre inchieste di campo che consentano al centro di diventare uno strumento di dialogo con i policy-makers, gli operatori e l’opinione pubblica, mai come in questo periodo fortemente sollecitata sul tema. A scala meso, il Centro può diventare un riferimento per studi, ricerche e azioni di consulenza per gli operatori del settore dell’immigrazione e dell’emigrazione, due versanti ancora molto attivi nella regione Campania. A scala macro, invece il centro si prefigge di contribuire al vivace dibattito internazionale grazie anche al confronto che potranno fornire i partner di diverse realtà coinvolti nella rete, tanto nel comitato scientifico che nel comitato d’onore. In particolare, il Laboratorio Migrinter dell’Università di Poitiers sarà partner strutturale del centro, con cui si potrebbe ipotizzare la costruzione di un master in cotutela che arricchisca l’offerta formativa dell’Orientale.